Giovedì 31 maggio alle ore 18.00, Il Teatro Lanzi di Corridonia sarà la location dell'incontro-
seminario titolato, Modernità liquida: la scuola come palestra dello spirito e della mente.
L'appuntamento è stato ideato e promosso dalla Scuola Superiore IPSIA Filippo Corridoni di
Corridonia in collaborazione con il Comune di Corridonia. Sarà il noto psichiatra, sociologo e
saggista Paolo Crepet, l'ospite d'eccezione della serata. Allievo di Franco Basaglia, ha vissuto i
giorni gloriosi in cui il suo maestro, con una sorta di rivoluzione copernicana, ha cambiato la
visione tradizionale della malattia mentale, aprendo i manicomi e dando il via all'approvazione della
legge 180.
Paolo Crepet, è nato a Torino il 17 settembre 1951. Nel 1976 ha conseguito la laurea in Medicina e
Chirurgia presso l’Università di Padova. Ha perfezionato i suoi studi in psichiatria a Aarhus ,
Londra, Oxford , Nottingham, Mannheim , Ginevra , Praga , Chandigar, New Dehli e Agra. Nel
1980 ha conseguito la Laurea in Sociologia presso l’Università di Urbino e nel 1985 si è
specializzato in Psichiatria presso la Clinica Psichiatrica dell'Università di Padova. Tuttora ricopre
cariche importanti nel mondo della ricerca e dell'applicazione delle cure psichiatriche in Italia ed in
Europa. E' scrittore di numerosi saggi ed editorialista in diversi quotidiani e settimanali.
La competenza e la lunga esperienza del noto psichiatra hanno convinto la dirigente scolastica
dell'IPSIA Filippo Corridoni, prof.ssa Francesca Varriale, e il sindaco di Corridonia, Paolo
Cartechini, ad eleggerlo come guida autorevole dell'incontro. L'appuntamento ha, infatti,
l'obiettivo di promuovere un dibattito e una discussione sulla centralità dell'educazione e, in
particolare, definire il ruolo della scuola nella sua doppia valenza di ente formativo ed educativo
coinvolgendo tutti gli attori del processo: allievi, genitori, insegnanti e la comunità del territorio.
Paolo Crepet, non è nuovo a queste esperienze, da anni, gira in largo e lungo l'Italia ascoltando
genitori, insegnanti, allievi al fine di promuovere una nuova visione della formazione,
dell'educazione e in senso più ampio della cultura. Pertanto la sua lectio sarà focalizzata sulla
centralità e sulla crisi del discorso educativo in relazione alle mutazioni storiche che stiamo
attraversando( crisi della scuola, crisi del modello tradizionale di famiglia, evaporazione della figura
del padre, caduta di tutti i cardini che avevano costituito l'essenza della tradizione, crisi della
autorevolezza degli insegnanti) al fine promuovere la consapevolezza che la crisi del discorso educativo
non è solo crisi del potere disciplinare nel processo della formazione, ma è crisi del senso stesso e, più
fondamentale, di quel processo che si vuole definire "educazione" e che Francoise Dolto propone di
chiamare più estesamente "umanizzazione della vita". E nonostante l'oggi segnali questa mutazione senza
precedenti con genitori sempre più fragili e condiscendenti, insegnanti sempre più screditati e umiliati
professionalmente ed economicamente e nello stesso tempo chiamati a esercitare sempre più la funzione di
supplenti di un discorso educativo, e ragazzi ineducati, senza regole, indifferenti, senza passioni, si può
ripensare il processo educativo su nuove basi e guardando nuovi orizzonti. |