Uno dei più grandi maestri
della storia della fotografia in mostra ad Ancona. Fino al 17 giugno,
nella splendida cornice della Mole Vanvitelliana, conosciuta anche
come Lazzaretto, sarà possibile ammirare alcuni tra i più famosi
scatti di Henri Cartier-Bresson che grazie alla sua Leica ha segato
in maniera indelebile lo sviluppo dell'arte fotografica ispirando
tutte le generazioni successive. La sua visione della fotografia era
legata alla capacità di cogliere e fissare su carta l'emozione
irripetibile del momento, cosa che, a suo parere, neanche la pittura
era in grado di fare. Ecco quindi un Bresson poco interessato
all'aspetto puramente tecnico, nonostante la sua maestria è evidente
e riconosciuta, ma più concentrato sul rubare l'istante ai soggetti
che popolavano il mondo in cui si trovava ad interagire con una sorta
di sguardo antropologico. E poi nel 1947 la fondazione dell'agenzia
Magnum insieme a Robert Capa, George Rodger, David Seymour, e William
Vandivert, con lo scopo di proteggere i diritti d'autore e oggi una
delle agenzie più importanti del mondo. Per la Magnum seguirà
l'Oriente da cui trarrà stupendi scatti in India e Giappone. "Se
il soggetto è lontano mi avvicino, se è vicino mi allontano"
usava ripetere proprio per enfatizzare come il supporto e la tecnica
fossero solamente degli strumenti al servizio del'occhio del
fotografo. La mostra di Ancona prende il via dagli esordi francesi
per poi attraversare la sua produzione nei vari angoli del globo:
dalle prostitute Messicane ai bambini che giocano tra le macerie in
Spagna, dalle donne di Scanno alla celebre fotografia irripetibile
dell'uomo che salta una pozza d'acqua. Interessante la serie di
ritratti di vari personaggi come Ezra Pound, Albert Camus e molti
altri. Immancabile anche la sezione dedicata all'Asia dove si possono
ammirare fotogrammi di una orientalità ormai svanita. Il tutto
accompagnato da spiegazioni tratte da dichiarazioni originale
dell'autore stesso, morto nel 2004 all'età di 96 anni. Suggestivo lo
stesso spazio di allestimento, la mole Vanvitelliana, una struttura
pentagonale adagiata sul mare progettata nel 1732 da Luigi Vanvitelli
su richiesta di papa Clemente XII. Al suo interno merita una visita
anche il museo tattile Omero dove le persone non vedenti posso
toccare riproduzioni delle più famose opere d'arte, la visita è
raccomandata anche per un pubblico vedente. La mostra di Henri
Cartier-Bresson può essere visitata dal martedì alla domenica dalle
10 alle 19, ultimo ingresso alle 18.
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