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Diego Antolini |
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L’Istituto Confucio, come presentato dal Governo di Pechino, si concentra sull’insegnamento del Cinese Mandarino, della cucina cinese, della calligrafia e della celebrazione della cultura cinese. Molti istituti continuano ad operare in Canada a dispetto del caso McMaster e di una circolare prodotta nel 2013 dalla Canadian Association of University Teachers che ha invitato tutte le istituzioni terziarie a cessare ogni rapporto con l’organizzazione cinese. Molti hanno opposto resistenza. Molte scuole pubbliche in Canada hanno “Classi Confucio” che operano su una scala minore rispetto agli Istituti.
Tuttavia il Toronto District School Board (TDBS) all’ultimo minuto ha deciso di non procedere con le Classi Confucio. Nel 2014 il consiglio di amministrazione era pronto ad attivare il suo programma fino a che una campagna pubblica ha bloccato tutto. L’ex presidente del consigli di amministrazione Chris Bolton, che aveva sostenuto la partnership, ha dovuto dare le dimissioni. I cinesi sono stati anche rimborsati dal consiglio con più di 150.000 dollari che avevano già ricevuto come sussidio.
La campagna vincente in cui Zhao e altri membri del Falun Gong hanno preso parte è inclusa nel documentario In the Name of Confucius ma non solo. Particolarmente interessante è una dichiarazione presentata al TDSB da Michael Juneau-Katsuya, ex capo della divisione Asia-Pacifico dei servizi segreti del governo Canadese. Tale dichiarazione sarebbe piena di accuse allarmanti, anche se non suffragate da prove, basate esclusivamente sulla sua esperienza “professionale”.
“Dietro questo progetto e questi gruppi c’è il Governo Cinese e specialmente i Servizi Segreti del governo cinese. Gli Istituti Confucio sono stati l’avanguardia di questa guerra di intelligence. Per comprendere le vere intenzioni dietro la politica di Pechino è necessario comprendere come una scuola di lingua entra nel loro piano generale"
ha detto Juneau-Katsuya.
Questo include reclutare spie, far crescere agenti di influenza e monitorare i dissidenti nella diaspora cinese.
Tuttavia il famoso sinologo e direttore della China Policy Programme alla George Washington University David Shambaugh è di opinione totalmente opposta. Egli fa praticamente un’apologia della Cina.
“Li vedo [gli Istituti Confucio] abbastanza benigni e devoti alla loro missione primaria di insegnare gli studi di lingua e cultura, siano essi film, cucina, Tai Chi, o altro”
ha detto Shambaugh a una commissione presso la Brookings Institution lo scorso Marzo. Egli ha specificato anche che il concetto di “Soft Power” o “potere morbido” fu coniato dal politologo Americano Joseph Nye negli anni ‘80, ma più recentemente è emerso un altro termine, “Sharp Power” o “potere affilato” che viene usato per descrivere politiche diplomatiche di manipolazione.
"Personalmente sto ancora cercando di ragionare su questo termine e sul suo concetto e se questo si può applicare alla Cina, con un punto interrogativo. Penso che questo non possa ancora applicarsi alla Cina. Quello che vedo che la Cina sta facendo lo chiamerei diplomazia pubblica con caratteristiche cinesi, o giornalismo con caratteristiche cinesi"
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Ma secondo Shambaugh la Cina potrebbe spendere più di 10 Miliardi di
dollari all’anno per portare avanti questo programma di “potere morbido”
generale.
Altre nazioni hanno, naturalmente, istituzioni
finanziate dallo Stato che promuovono la loro lingua, cultura e
immagine: British Councils in Gran Bretagna, Alliance Francaise in
Francia, Goethe Institute in Germania, Società Dante Alighieri in Italia
e il Cervantes Institute in Spagna. Non c’è dubbio che queste
istituzioni culturali di lungo corso siano state il modello originale
per gli Istituti Confucio. Ma vi sono varie differenze chiave tra i
primi e il secondo. Mentre le istituzioni occidentali sono
finanziate direttamente dai propri governi, sul piano operativo esse
sono assolutamente indipendenti. Possono acquistare o affittare i propri
immobili, classi e uffici.
Ma gli Istituti Confucio
deliberatamente incorporano le proprie operazioni e insegnamenti
all’interno delle università, dei college o delle scuole pubbliche dei
Paesi ospitanti mediante lo strumento della partnership. Formatori
locali sono raramente impiegati, poiché gli vengono preferiti insegnanti
addestrati e sotto contratto direttamente nella Cina continentale, che
sono inviati direttamente all’estero.
Gli Istituti Confucio sono
gestiti a livello globale da Hanban, una organizzazione parte del
Ministero dell’Educazione cinese e presieduto da Xu Lin, un ufficiale
del livello di Vice Ministro che siede nel Consiglio di Stato. Un
controllo così stretto è quello che ha sollevato sospetti tra coloro che
criticano il governo Cinese e le sue politiche internazionali.
“Gli Istituti Confucio sono un tema che ho seguito molto da vicino”
ha detto ancora Shambaugh,
"C’è
un certo McCarthysmo che percepisco in sordina...ma fino ad oggi non
vedo alcuna prova che gli Istituti siano politicizzati. Vi sono stati un
paio di casi – certamente molte pubblicazioni, molta controversia. Ci
sono state un paio di chiusure...ma ci sono quasi 200 Istituti Confucio
negli Stati Uniti. Abbiamo avuto meno di 5 controversie, e questo mi
dice qualcosa"
che poi prosegue:
"In secondo luogo vi sono
molte supposizioni e insinuazioni che ho trovato negli studi. Una di
queste è che gli Istituti Confucio...in qualche modo influenzano il
programma degli studi Cinesi per il modo in cui la Cina viene insegnata
nei campus: è assolutamente sbagliato. Vi è un muro tra gli Istituti
Confucio che insegnano la lingua e i cinesi – il resto della facoltà e
il programma di ogni campus universitario in tutta la nazione. Quindi
essi non hanno alcun impatto su come gli studi Cinesi vengono impartiti.
E’ quindi un’insinuazione viziata in cui molti giornalisti saltano,
tendendo a prendere un paio di aneddoti, metterli insieme e formare un
caso"
[CONTINUA]
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14/01/2019 22:56:42 |
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